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(P-4) La Terra

  Indice

9a. E' la Terra che gira intorno al Sole?

9b. I Pianeti
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Il Sistema Solare
(P-1)    Il Sistema Solare
(P-2)    Mercurio
(P-3)    Venere
(P-4)    La Terra
(P-5)    Marte
(P-6)    Asteroidi
(P-7)    Giove
(P-8)    Io e le altre
               lune di Giove
(P-9)    Saturno
(P-10)  Telescopi
(P-11)  Urano
(P-12)  Nettuno
(P-13)  Plutone e la
               fascia di Kuiper
(P-14)  Comete e altro
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9c. Da Copernico
        a Galileo

10. Le leggi di Keplero

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    Abbiamo già così tanta familiarità con la Terra che non sembrerebbe necessario aggiungere altri dettagli, anche se la veduta globale del nostro pianeta, riportata qui a destra, è stata resa disponibile soltanto dopo il progetto Apollo diretto alla Luna. Si tratta naturalmente, prima e soprattutto, della nostra casa - il solo pianeta del sistema solare la cui distanza dal Sole è "proprio quella giusta" - per cui viene chiamata da alcuni "la zona di Riccioli d'Oro", né troppo calda né troppo fredda.

    Una necessità per la "vita come noi la conosciamo" è l'acqua allo stato liquido, e soltanto la Terra ne ha un'ampia disponibilità. Su Venere l'acqua diventa vapore, su Marte (almeno per la maggior parte del tempo) è solida allo stato di ghiaccio, e anche se della rugiada liquida possa esistere altrove in particolari condizioni, è soltanto sulla Terra che vi sono vasti oceani, umidità atmosferica, nuvole e calotte polari. A causa della peculiare capacità dell'acqua di sciogliere gli ioni, essa domina la chimica della vita sulla Terra, oltre a controllare i fenomeni meteorologici e il clima, generare le nubi, scavare i canyon, erodere le montagne e molto di più.

    Anche la separazione tra terre emerse ed acqua è un fattore importante. Se la superficie solida della Terra fosse piatta, si troverebbe tutta sommersa sott'acqua (come nel pianeta del libro di fantascienza di Robert Forward "Il volo della libellula"). In effetti, la Terra ha continenti che emergono dall'acqua, placche rocciose che galleggiano sopra strati più profondi e che lentamente scivolano le une sulle altre con un processo noto come tettonica a placche.

    Questi spostamenti e altri processi correlati causano i terremoti, improvvisi riaggiustamenti della crosta terrestre. Gli spostamenti raramente superano qualche metro, ma causano onde elastiche che si propagano attraverso l'interno della Terra. Studiando queste onde, sappiamo che la Terra è fatta di strati concentrici. Fino a circa 35 Km di profondità (questo valore può variare) vi è una crosta di rocce più leggere, e sotto di essa, fino a 2890 Km, vi è il mantello più denso, in cui si possono distinguere vari strati. Sotto ancora, vi è il denso nucleo liquido, che si crede (a causa della sua densità) che sia costituito principalmente da ferro, e al suo centro vi è il nucleo interno, solido, con un raggio di 1220 Km, o forse di più.

    A parte questa composizione, due sono i fattori che dominano l'interno. Uno è la pressione, causata dal peso degli strati sovrastanti: per questo motivo, ogni perforazione sensibilmente più profonda di 15 Km probabilmente crollerebbe su se stessa. L'enorme peso inoltre fa sì che la Terra (e ogni altro pianeta o satellite con un diametro superiore a 500 Km) sia sferica: a confronto con tale enorme peso, fa poca differenza se il pianeta consista di roccia solida o di liquido.

    L'altro fattore è la temperatura: come si riscontra dai vulcani e dalle miniere profonde, più si scende in profondità e più la Terra è calda. Il riscaldamento sembra che sia confinato al mantello e che sia causato da piccole quantità di materiali radioattivi, come uranio, torio e potassio, elementi il cui tempo di decadimento è di miliardi di anni. Se l'incremento di temperatura fosse continuato ancora più in profondità, il materiale si sarebbe trasformato in gas e avrebbe causato instabilità e sconvolgimenti (come potrebbe essere accaduto nella Terra primordiale, quando l'alluminio 26 radioattivo aveva provocato un ulteriore riscaldamento). La produzione di energia dovuta alla radioattività è piccola, ma occorre ricordare che, se vi trovate sopra un metro quadrato di terreno, tutto il calore prodotto nella colonna della crosta terrestre e della regione superiore del mantello al di sotto di quell'area può fuoriuscire soltanto da tale area!

    L'atmosfera della Terra è un sistema complesso in costante movimento per riuscire a rimuovere il calore solare dal terreno e rinviarlo nello spazio. I suoi strati più bassi sono compressi da quelli superiori, per cui la densità decresce della metà ogni 5 Km di altitudine, un valore che cambia un po' con la temperatura locale. La composizione atmosferica è di circa il 78% di azoto, il 21% di ossigeno e l'1% di argon, un gas inerte. Naturalmente l'ossigeno è essenziale per le creature come noi, ma non sarebbe presente se non esistesse la vita vegetale sulla Terra. L'ossigeno è una sostanza reattiva e, se non fosse continuamente rigenerato dalle piante (che lo separano dal CO2), rapidamente diminuirebbe e scomparirebbe.

    La vita ha costantemente modificato la Terra - sia bloccando l'anidride carbonica nei coralli e nei materiali calcarei, sia perché la vegetazione riduce molto l'erosione. Esiste la vita da qualche altra parte nell'universo - magari vita intelligente? Nessuno lo sa per certo.

    Una condizione sarebbe quella di trovare un pianeta simile alla Terra alla giusta distanza dal suo sole. Sono stati individuati pianeti extra-solari ma, a causa di limitazioni nelle osservazioni, essi sono generalmente molto più grandi della Terra (del tipo di Giove) e molto più vicini ai loro soli. Tuttavia, anche con le condizioni opportune - a prescindere da uno scenario come quello descritto nella Bibbia - quanto è probabile che la vita emerga spontaneamente, da materiale non vivente? Nessuno lo sa, poiché anche la più semplice forma di vita sulla Terra ha una enorme complessità chimica. Se la vita è sorta qui (e non importata - un'altra possibilità), allora i primissimi stadi della sua evoluzione sono ormai estinti.

    Almeno un libro ha considerato la vita una fortunata combinazione (Rare Earth : Why Complex Life Is Uncommon in the Universe di Peter Douglas Ward e Donald Brownlee, Springer Verlag NY 2000). Forse futuri studi potranno chiarire questa questione ma, finché questo non accada, ci conviene fare attenzione a gestire bene il nostro pianeta, poiché non è impossibile che noi siamo l'unica forma di vita, almeno entro i limiti delle nostre possibilità di comunicazione.
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    Due altre importanti caratteristiche della Terra sono la sua luna e il magnetismo. Non saranno trattate qui in dettaglio, poiché tali argomenti esistono in altre sezioni di questa raccolta di pagine web.

    La nostra Luna è piuttosto peculiare poiché ha una massa pari a più dell'1% di quella della Terra; i satelliti degli altri pianeti sono molto più piccoli rispetto al pianeta attorno a cui orbitano (eccetto che per Plutone). Un osservatore umano su Marte potrebbe separare ad occhio nudo la Terra dalla Luna. Altre informazioni a proposito del nostro satellite si possono trovare in tre sezioni, che iniziano da qui.

    Chi volesse dedicarsi a uno studio veramente approfondito della Luna può trovare, completamente adattato alla lingua italiana, un ottimo programma gratuito con cui effettuare una vera esplorazione del nostro satellite, anche simulando un sorvolo a bassa quota della superficie lunare. Si tratta dell'Atlante Lunare Virtuale, giunto alla versione 4.0 e disponibile per tutti i sistemi operativi Windows (da Windows 95 a Windows Vista).

    Una rassegna storica del magnetismo terrestre si trova nel sito (in inglese) "The Great Magnet, the Earth" ("Il grande magnete, la Terra"), prima di molte sezioni, e una panoramica più approfondita della regione dello spazio dominata da tale magnetismo si trova (sempre in inglese) sul sito "The Exploration of the Earth's Magnetosphere" ("L'esplorazione della magnetosfera terrestre").

Domande poste dagli utenti:   La massa della Terra aumenta?
      ***     Il calore all'interno della Terra.


Il prossimo pianeta:     #P-5   Marte

Il prossimo argomento (dopo "I Pianeti"): #9c   La scoperta del Sistema Solare, da Copernico a Galileo

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Autore e Curatore:   Dr. David P. Stern
     Ci si può rivolgere al Dr. Stern per posta elettronica (in inglese, per favore!):
     stargaze("chiocciola")phy6.org

Traduzione in lingua italiana di Giuliano Pinto

Aggiornato al 21 Agosto 2009


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NASA Official: Adam Szabo

Curators: Robert Candey, Alex Young, Tamara Kovalick

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