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(29e)  Sonde per l'esplorazione dello spazio esterno

Infine, le missioni per esplorare lo spazio lontano -- veicoli spaziali che sfuggono all'attrazione terrestre.

    Qualcuno di questi veicoli spaziali ha visitato la Luna o ha orbitato attorno ad essa, come hanno fatto recentemente le sonde "Clementine" e "Lunar Prospector". Alcune di queste sonde -- sia americane che sovietiche -- hanno realizzato una mappatura della superficie lunare o vi sono scese, in preparazione di un allunaggio con equipaggio umano. La serie sovietica "Luna" ha effettuato 7 allunaggi morbidi di sonde automatiche, due delle quali dotate di un veicolo a ruote, il "Lunokhods", e due missioni hanno anche riportato sulla Terra dei campioni di suolo lunare.

    Altre astronavi hanno visitato i maggiori pianeti del Sistema Solare. I Voyager 1 e 2, i Pioneer 10 e 11, Galileo e Ulisse si sono avvicinati in volo al pianeta gigante Giove; i primi quattro hanno anche esplorato a distanza ravvicinata Saturno, e la sonda Voyager 2 ha continuato ancora avvicinandosi a Urano e a Nettuno. Attualmente la missione Cassini sta esaminando da vicino Saturno.

    Le sonde della serie Mariner hanno esplorato Venere e Marte -- e il Mariner 10 ha perfino raggiunto Mercurio, effettuando tre separati incontri ravvicinati! Le due sonde europee Helios si sono spinte all'interno dell'orbita di Mercurio, avvicinandosi al Sole più di ogni altra sonda. Almeno finora: la NASA ha in programma una "sonda solare", per avvicinarsi all'astro entro 4 raggi solari -- solo il 2% della distanza tra il Sole e la Terra, così vicino da richiedere uno speciale schermo per evitare che fonda per il calore. Incidentalmente, si tratterebbe del più veloce oggetto del Sistema Solare, muovendosi a una velocità di 300 km/sec, 10 volte più veloce della Terra lungo la sua orbita.

  Immagini del paesaggio di Venere (riprese con un obiettivo
  grandangolare -- si può notare l'orizzonte piuttosto curvo)
  inviate dalla sonda russa Venera 14.

    Venere ha ricevuto una particolare attenzione da parte delle sonde della NASA "Pioneer Venus" e (più recentemente) "Magellano", che hanno ricavato una mappatura radar del pianeta. Due palloni francesi sono stati sganciati con successo dalla sonda russa "Galley" (sarebbe "Halley", ma in russo non c'è la lettera H), durante il suo percorso per incontrare la cometa di Halley, e hanno inviato dati circa l'atmosfera di Venere. L'Unione Sovietica ha inviato varie sonde automatiche sulla superficie di quel pianeta (un posto infernale con altissime pressioni e temperature) e ha ottenuto delle fotografie (ved. sopra).

 Il "Sojourner" su Marte, con il
 pianale ricoperto di celle solari.

    Anche Marte ha ricevuto una considerevole attenzione: due moduli americani di atterraggio del progetto "Viking" e più recentemente il Mars Global Surveyor. Alcuni anni fa il "Mars Pathfinder" ha depositato su Marte un piccolo veicolo automatico il Sojourner, telecomandato dalla Terra (ved. immagine a destra).

    Due altre missioni automatiche sono state lanciate dalla NASA verso Marte a metà del 2003 e sono arrivate a gennaio 2004, depositando sulla superficie del pianeta due veicoli gemelli su ruote: "Spirit" (4 gennaio) e "Opportunity" (24 gennaio). Questi veicoli sono dotati di una sofisticata strumentazione per studiare le rocce e il suolo di Marte, e vengono telecomandati dalla Terra per esplorare la superficie marziana.

    La sonda Ulisse ha effettuato un passaggio in volo ravvicinato sopra la superficie di Giove e ha usato la gravità del pianeta per deflettere il suo moto in un'orbita molto inclinata rispetto all'eclittica, passando così sopra i poli del Sole. Questa regione dello spazio interplanetario non era mai stata esplorata prima ed ha proprietà molto diverse rispetto alle regioni attorno alla Terra.

    Il Voyager 2 ha acquistato una velocità sufficiente per sfuggire alla gravità solare, e tra tutti i veicoli spaziali è quello che attualmente si trova più lontano dal Sole. In teoria, in qualche momento del XXI secolo, probabilmente supererà il limite del vento solare. Se la sua sorgente di combustibile nucleare durerà ancora fino a quel momento, la sonda potrebbe darci qualche informazione sullo spazio interstellare che si trova al di là di quel limite.

Per saperne di più:

    La pagina principale dell'esplorazione planetaria del Jet Propulsion Laboratory (JPL) contiene molti collegamenti con le sue missioni.

    Una cronologia delle esplorazioni nello spazio lontano, con molti collegamenti alle pagine principali delle relative missioni. (Questo sito ha un certo numero di siti speculari alternativi.)

    La pagina principale della sezione di Scienze Planetarie del "National Space Science Data Center" (NSSDC) contiene molti altri collegamenti, incluse le "Pagine Planetarie".

    Per informazioni sulle magnetosfere degli altri pianeti (esclusa la Terra) si può fare clic qui.


Il prossimo argomento: #30 Le strade verso lo spazio: Cannoni giganteschi?

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Autore e Curatore:   Dr. David P. Stern
     Ci si può rivolgere al Dr. Stern per posta elettronica (in inglese, per favore!):   stargaze("chiocciola")phy6.org

Traduzione in lingua italiana di Giuliano Pinto

Aggiornato al 21 Ottobre 2005


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